Lawrence Weiner — WHERE THE WORDS START

Recontemporary / Salotto

3 Novembre — 3 Febbraio 2024

Opening 3 Novembre, 6:00 pm

Come arrivare

OPENING
3 novembre, 18 – 21
Recontemporary / Via G. Ferrari 12b
ingresso libero


ORARI MOSTRA
dal merc al sab, 15.30 – 19.30
Aperture straordinarie: sab 4 e dom 5, 10 – 20


mostra curata da Recontemporary
in collaborazione con Galleria Giorgio Persano

crediti foto: Nicola Morittu

Recontemporary, in occasione del suo quinto anno, presenta la mostra WHERE THE WORDS START di Lawrence Weiner in collaborazione con Galleria Persano

L’indagine concettuale ha stravolto il mondo dell’arte, dando il via ad un cambiamento radicale che ha introdotto per la prima volta l’idea di un’arte senza dimensioni, senza tempo, senza fisicità, senza limiti. Il concetto è diventato la ricerca dietro il quale tutto era permesso e ha consentito la sperimentazione di nuove forme artistiche come la performance, le installazioni, la video arte. 

Con la mostra Where the Words Start,  Recontemporary vuole portare l’attenzione sul lavoro video di Lawrence Weiner che, come suggerisce il titolo, parte da una riflessione sul linguaggio. L’artista, particolarmente conosciuto per le sue opere legate al testo, come mezzo di espressione principale e fondamentale per comunicare con l’altro, ha in realtà ampliato la sua ricerca concettuale anche attraverso il video e le immagini. 

I video di Weiner non sono tradizionali opere cinematografiche o narrative, ma vere e proprie estensioni della sua indagine concettuale. Essi catturano azioni quotidiane o oggetti banali e ne enfatizzano il significato attraverso un montaggio e una presentazione visiva insolita. Un susseguirsi di immagini, parole, impressioni, testi e grafiche che spingono il pubblico a interrogarsi sull’essenza del significato del linguaggio al di là dell’aspetto visivo.

Ed è così che Weiner ha prodotto un corpus di opere video che estende i concetti trattati dall’arte concettuale, sottolineando come anche all’interno di un codice comunicativo si nascondano comunicazione e significati complessi funzionali a portare l’attenzione sull’idea e sul concetto piuttosto che sull’estetica visiva tradizionale. Attraverso i suoi testi, le sue immagini e i suoi video Lawrence Weiner ha lasciato un impatto duraturo sull’arte contemporanea, incoraggiando una visione più ampia e concettuale dell’arte stessa.

L’allestimento della mostra verrà studiato ad hoc per gli spazi di Recontemporary attraverso un workshop di Exhibit Design, sempre firmato da Rec, tenuto da Andrea Isola dal 5 all’8 ottobre 2023. La diffusione della mostra viene amplificata attraverso la collaborazione con Fondazione Contrada attraverso il progetto Spazio Portici da ottobre a dicembre 2023. Durante questa occasione, alcune opere video di Lawrence Weiner saranno inserite all’interno di una mostra collettiva dal titolo WHERE THE WORDS END, allestita nei portici di via Nizza, attraverso un’installazione d’avanguardia accessibile a tutta la cittadinanza.

Ispirandosi alle suggestioni scaturite dalle opere di Lawrence Weiner, è stato ideato un secondo progetto educativo sotto forma di workshop, dedicato al Graphic Design e al Motion Design. Il workshop sarà a cura dell’agenzia di comunicazione e grafica torinese Illo Tv e avrà sede negli spazi dell’associazione in data 11 novembre 2023. I partecipanti avranno occasione di instaurare un dialogo tra le opere dell’artista e il mondo digitale e dell’animazione, apprendendo le diverse fasi di utilizzo di software specifici, realizzando un progetto personalizzato dall’alto valore creativo. Ai fini di valorizzare la consistente storia editoriale legata all’artista, verrà realizzata una presentazione di alcuni cataloghi di Lawrence Weiner in collaborazione con la libreria indipendente Paint it Black il 13 dicembre 2023. Attraverso la selezione di alcuni dei più importanti cataloghi e pubblicazioni legati all’artista, verrà instaurata una conversazione aperta tra Iole Pellion di Persano, fondatrice di Recontemporary, e Margherita Rossi, coordinatrice di Paint it Black.

Info sul partner

Galleria Giorgio Persano
Giorgio Persano apre la galleria di Torino nel 1970 con il nome Multipli. Propone opere dell’arte Pop americana e contemporaneamente cura la produzione di lavori a tiratura limitata con gli artisti dell’Arte Povera.

Dal 1975 inizia con il proprio nome un’attività regolare di progettazione, produzione di opere e mostre che vede coinvolti artisti quali Michelangelo Pistoletto, Mario Merz, Pier Paolo Calzolari, Gilberto Zorio, Mimmo Paladino, Sol Lewitt, Joseph Kosuth, Gerhard Merz, Julião Sarmento e più giovani da Per Barclay, Susy Gòmez, Costas Varotsos, Maria Serebriakova, Rob Birza, Alfredo Romano, a Paolo Grassino e Luisa Rabbia. Nel 2005 apre un nuovo grande spazio in via Principessa Clotilde, dal 2010 sede unica della galleria, che offre agli artisti la possibilità di ‘sperimentare’ anche lavori di grandi dimensioni, tra questi Lawrence Weiner, Nunzio, Pedro Cabrita Reis, Eliseo Mattiacci, Marco Gastini, Lida Abdul, Antoni Abad, Jan Dibbets e Susan Norrie.

Biografia artista

Lawrence Weiner
Nasce a New York City nel 1942 ed è morto nel 2021.
Una figura centrale e pionieristica nell’arte concettuale, alla fine degli anni ’60 Lawrence Weiner ha schierato le sue forze per creare una rottura dai modi e dai mezzi tradizionali di ciò che costituiva un’opera d’arte. Sviluppando una vera e propria estetica del linguaggio in cui il suo lavoro ha assunto un valore scultoreo tridimensionale, Weiner ha definito il suo medium come “linguaggio + i materiali a cui si fa riferimento”, nel senso che il linguaggio è il suo materiale per la costruzione del suo lavoro.

Nella sua “Dichiarazione d’intenti” del 1968, l’artista enuncia i principi su cui esiste il suo lavoro:
1. l’artista può costruire l’opera
2. l’opera può essere fabbricata
3. non è necessario costruire l’opera

Essendo ognuno uguale e coerente con l’intento dell’artista la decisione in merito alla condizione spetta al destinatario in occasione della ricezione.
La produzione materiale del suo lavoro non è subordinata all’essere eseguita direttamente dall’artista. Le opere di Weiner possono essere manifestate in molti modi, a seconda dei parametri dell’opera stessa e delle circostanze della galleria, del museo, dell’istituzione o del suo collezionista, che viene spesso definito da Weiner come “destinatario delle opere”. Le sue opere possono essere accompagnate da segnaletica matematica, simboli grammaticali e gesti grafici.
Le opere di Weiner denotano processo, materiale e struttura, la cui libera interpretazione è lasciata allo spettatore, modificando il tradizionale rapporto tra artista e spettatore. Il linguaggio per Weiner è il suo strumento per la sua rappresentazione aperta del mondo, libera da riferimenti soggettivi e metafora. Il lavoro di Weiner prende forma e significato attraverso la percezione e l’interpretazione dello spettatore. Le dichiarazioni di Weiner sono spesso tradotte in più lingue, rendendo la sua arte accessibile a tutti.