Silvia Rosi – Lessico Familiare

Recontemporary / Salotto

15 Dicembre — 4 Febbraio 2022

Opening 15 Dicembre, 6:00 pm

Come arrivare

Opening*
15.Dicembre
18.00 21.00

Visitabile da Recontemporary
Merc. Giov. Ven. Sab. 15.30-19.30
fino al 4.Febbraio

Ingresso gratuito
*Green Pass obbligatorio

Il progetto è sviluppato in collaborazione con CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia e si inserisce nelle attività ideate dal centro per FUTURES Photography 2021.

La mostra Lessico Familiare, articolata in quattro opere, ripercorre uno dei temi centrali della ricerca artistica di Silvia Rosi: l’esercizio della memoria come metodo di trasmissione delle tradizioni. Attraverso la ripetizione di gestualità e movenze, l’artista analizza le origini della sua famiglia e la loro esperienza dal Togo all’Italia e riprende in mano le memorie ancestrali delle sue radici. Le sue immagini sono parzialmente ispirate dalla tradizione del ritratto in studio dell’Africa occidentale.

In Mother and Grandmother, protagonista dell’opera è il Sihin, l’anello di tessuto utilizzato dalle mercanti per trasportare carichi sul capo, che qui diventa veicolo della trasmissione di cultura e conoscenza matrilineare. Nel video, la madre e la nonna dell’artista mostrano le fasi di produzione del sihin: entrambe ex-mercanti, appartenenti a generazioni diverse, trasmettono a Rosi una capacità che, a causa della migrazione in Italia, non le è stata tramandata. L’artista partecipa così come protagonista indiretta: attraverso la registrazione del gesto tramite video e fotografie la tradizione del Sihin viene narrata e appresa.

In Angèlique l’artista performa una scena osservata nel villaggio di Sinthian. Una donna cammina per il giardino della residenza con un vassoio pieno di vestiti, il suo telefono inizia a squillare. La donna si ferma, posiziona il vassoio sulla sua testa, prende il telefono dalla tasca del suo abito e inizia la chiamata. Gesticola e conversa a voce alta, dimenticandosi del vassoio che, poggiato sul proprio capo, diventa estensione del suo corpo. L’opera fa parte della serie Encounter.

In La Sconosciuta, l’artista performa una scena osservata per le strade di Lomé, in Togo. Una donna cammina lungo la strada che porta all’abitazione della nonna di Rosi, nel quartiere di Sanguera. Ha una borsa attorno al braccio e indossa un abito semplice.  Si ferma, si sfila la borsa dal braccio, la posiziona sulla sua testa e continua a camminare. Quest’opera, nella serie Encounter insieme ad Angélique, rappresenta uno degli utilizzi quotidiani delle tecniche di trasporto.

Nell’opera Sihin l’artista ricrea il sihin, copricapo per il trasporto di carichi sul capo, prendendo i panni utilizzati dalla madre da bambina e indossando un’uniforme scolastica: un richiamo alla vita della madre da mercante iniziatà in giovane età. L’ambientazione del video, girato in studio, è un rifermento alla tradizione fotografica dell’Africa occidentale.

Opere in mostra

Biografia artista

Nata nel 1992 a Scandiano (Italia), Silvia Rosi è un’artista che vive e lavora tra Londra e Modena. Si è laureata alla LCC nel 2016 con un BA (Hons) in Fotografia. Il suo lavoro ripercorre la sua storia familiare personale attingendo alla sua eredità togolaise e all’idea delle origini. Il tema della famiglia è esplorato attraverso autoritratti in cui interpreta la madre e il padre, raccontando la loro esperienza di migrazione – dal Togo all’Italia. Le sue immagini sono parzialmente ispirate dalla tradizione del ritratto in studio dell’Africa occidentale.